lunedì 6 maggio 2013

Botulino e depressione: come si trasforma una notizia

Da circa due settimane si parla su giornali cartacei e online italiani di una ricerca condotta da psichiatri inglesi che evidenzierebbero come il botulino possa aumentare il rischio di depressione. Ciò sarebbe causato, dal blocco del sorriso che impedirebbe di manifestare il proprio stato d'animo e favorirebbe così la depressione. 


La maggior parte dei media italiani che riportano la notizia, però, ne citano solo una parte. Soltanto su Repubblica, che  tra i primi ha diffuso i risultati dello studio, c'è una trattazione completa seppure con le solite conclusioni negative e i moniti a non fare come le star trasformate e vittime del botulino. 

In realtà il dottor Lewis, autore dello studio, ha  analizzato l'effetto del botulino nelle varie zone del viso (http://www.cardiff.ac.uk/news/articles/treating-laughter-lines-leaves-patients-feeling-more-depressed-10732.html ) e ha rilevato che in base al tipo di rughe facciali che vengono trattate, le pazienti possono sentirsi più o meno depresse. 
Nei mesi scorsi aveva osservato che l'effetto sulle rughe glabellari e la riduzione del corrugamento riduceva la depressione:
"Le espressioni del nostro viso influenzano le nostre emozioni; sorridiamo perché siamo felici ma sorridere, allo stesso tempo ci rende felici. Il trattamento con il botox limita la possibilità di avere una determinata espressione . Per esempio, il trattamento dei corrugatori impedisce di corrugare con la stessa forza (se fatto bene non elimina  totalmente il movimento n.d.r) . Questo limita  il normale feedback dei muscoli facciali e fa sentire meno tristi."

Per quanto riguarda la nuova ricerca afferma:
"Il nuovo dato riportato oggi riguarda l'impatto del trattamento per le zampe di gallina. I muscoli intorno agli occhi si usano per sorridere e così  avevamo previsto che il trattamento di questi muscoli avrebbe ridotto l'intensità del sorriso. I risultati hanno confermato questa previsione."

Il dott Lewis continua affermando che farmaci come il Botulino potrebbero migliorare i sintomi della malattia ossessivo-compulsiva nella quale sono  frequenti espressioni di disgusto da parte dei pazienti: limitando col Botox queste espressioni, si avrebbe un miglioramento della sintomatologia. 
Infine è utile ricordare come uno studio tedesco, dell'università di Hannover, di qualche mese fa fosse giunto alla conclusione che la tossina botulinica migliora i sintomi della depressione. 

Come si può facilmente notare la notizia è stata diffusa in modo inesatto e superficiale dando rilievo a ciò che poteva interessare ai lettori: parlare male della tossina botulinica e citare attori e attrici più o meno "rifatti" , "pentiti" o vittime dei trattamenti estetici.

La notizia è stata tra l'altro ripresa, sempre in maniera distorta, dal solito dermatologo "anti botox" che ha costruito gran parte della sua notorietà sui rotocalchi parlando male della tossina botulinica con argomenti discutibili e facilmente confutabili dagli esperti del settore (ha scritto anche un libro su questo argomento). 
Gli autori degli articoli intervistano sempre il suddetto dermatologo, molto abile nei rapporti con la stampa, quando si parla di botulino asserendo che "ci deve essere il contraddittorio". 
Tale contraddittorio non sembra necessario in altri campi: quando si parla di colorazioni per capelli non vengono intervistate Rosy Bindi o altre fautrici del "capello bianco" oppure, se si parla di arrosti di carne o bistecche alla fiorentina è difficile che venga sentito il parere un rappresentante dei vegani.

Fortunatamente la popolarità del trattamento con tossina botulinica non viene intaccata da tutte le campagne di discredito e rimane la procedura estetica più eseguita al mondo. 

Per avere risultati naturali ed evitare i seppure minimi rischi di complicanze bisogna rivolgersi a medici qualificati ed esperti in questo trattamento. 
E' infine molto importante che anche chi si sottopone alle iniezioni di botulino non richieda risultati troppo eclatanti con un'eccessiva limitazione della mimica facciale ma  "si accontenti" di un risultato naturale che non faccia capire che è stato usato il tanto discusso Botulino. Così, anche i soliti detrattori avranno meno da scrivere.


Dott Francesco Alia 


Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica                                                                      Specialista in Microchirurgia 


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