venerdì 21 febbraio 2014

Sanremo 2014

Cara Luciana Littizzetto, 
ma come fai a paragonare la "bellezza interiore" di un disabile alla "vuotezza" di chi si rifà il naso o le tette? Ma cosa c'entra? Tutti apprezziamo la forza di volontà e la simpatia di Alex Zanardi ma perché metterlo in parallelo con chi tiene al proprio aspetto tanto da fare interventi chirurgici e/o trattamenti medico estetici per mantenerlo o migliorarlo? 
Allora perché comprare un bel vestito quando basterebbe un qualsiasi camicione per proteggersi dal freddo? Perché mettersi (come fai tu) le scarpe coi tacchi? Non sei molto alta ma cosa conta l'altezza? Si campa lo stesso! E possiamo andare avanti con tanti esempi di generalizzazioni qualunquistiche come queste. 
Hai mai pensato che molte persone vivono molto male un difetto fisico (che magari per chi le circonda non è neanche un difetto) e hanno problemi a mostrarsi in pubblico e comunque nelle relazioni interpersonali?  Ho avuto pazienti che non uscivano di casa perché avevano il seno troppo piccolo o asimmetrico oppure non andavano al mare a 15 anni perché lo avevano troppo grande. Sono banalità? Forse da un punto di vista superficiale sì, ma in realtà si tratta spesso di situazioni complesse e non sicuramente da bollare con affermazioni lapidarie come le tue. Certo, se guardiamo ai bisogni primari, queste sono tutte sciocchezze. Ma allora basta nutrirsi, riprodursi e proteggersi dal freddo e tutto il resto è trascurabile. Se non hai intenzione di mettere le protesi al seno o di povare il botulino,  non pensare che chi lo fa è superficiale mentre tu che non lo fai sai apprezzare la bellezza e la profondità di un disabile mentre queste persone vanesie non ne sono capaci. Si tratta di pura supponenza e superficialità. Come sempre la generalizzazione porta allo sbaglio ovvero non si può fare di tutta l'erba un fascio. So che il monologo non l'hai scritto tu (ho letto sul Corriere della Sera) ma, se l'hai recitato,  verosimilmente lo condividi.
Ti apprezzo da anni, dai tempi di "minchia Sabri", ma stavolta non mi sei piaciuta per niente.